LUNGO IL FIUME

Se si vuole toccare con mano la straordinaria ricchezza d’acqua che caratterizza i Monti Simbruini ed al contempo scoprire la preziosa biodiversità che è direttamente legata a questo elemento si deve scendere nel profondo ed a tratti ancora intemerato solco della valle del fiume Aniene.
È qui, tra impervie forre, contorte radici ed una vegetazione lussureggiante che acque limpide e ben ossigenate contribuiscono a garantire un futuro a specie endemiche dell’Appennino centrale come la Rana appenninica o la Salamandrina dagli occhiali; è qui che sopravvive una delle ultimissime colonie di salamandra pezzata del Lazio ed è qui che il volo frenetico del merlo acquaiolo ancora anima il corso del fiume. È qui che ho trascorso infinite ore in contatto con una natura autentica, sempre più rara da incontrare, che non ho non potuto fotografare con amore profondo. Nella vivida speranza che questi ultimi integri lembi di fiume restino per sempre tali.