PICCOLO DRAGO DELL'APPENNINO

Ad inizio primavera, nell’imbarazzo delle opportunità fotografiche che questa stagione offre al fotografo naturalista, c’è un soggetto in particolare a cui amo dedicare le mie attenzioni: si tratta della Salamandra perspicillata, nota comunemente anche come Salamandrina dagli occhiali, così chiamata per via della caratteristica macchia color ocra che presenta sulla testa, la quale ricorda appunto degli occhiali. Si tratta di un anfibio urodelo endemico dell’Italia appenninica centro-settentrionale diffuso quasi esclusivamente sul versante tirrenico; la sua specifica presenza, come nel caso della maggior parte degli anfibi, è molto importante in quanto è indice diretto del buono stato di conservazione degli habitat che frequenta.
E’ la più piccola delle salamandre presenti in Italia (lunga al massimo 10/11 cm) ed ha abitudini prettamente notturne, normalmente quindi risulta assai difficile da rintracciare. Nel breve periodo a cavallo tra Marzo ed Aprile però questa specie esce più frequentemente allo scoperto, anche di giorno, abbandonando i sicuri giacigli offerti dalla lettiera del bosco per dedicarsi alla ricerca di un luogo adatto alla deposizione delle uova lungo le sponde dei torrenti. In questi particolari giorni, se avvicinate con discrezione, le salamandre si lasciano osservare con relativa facilità in tutta la loro minuta e fragile bellezza. Un’occasione davvero imperdibile per osservare e riprendere quello che a tutti gli effetti, nelle sembianze e nei colori ricorda, senza nemmeno troppa fantasia, un piccolo drago; il piccolo drago dell’Appennino.