In un freddo giorno di inizio inverno, girovagando senza precisa meta su alcuni acrocori d’alta quota dei Monti Simbruini caratterizzati da innumerevoli conformazioni di origine carsica, nel fondo di un’ampia dolina mi imbatto in un piccolo specchio d’acqua naturale completamente ghiacciato. Apparentemente niente di particolare ed inusuale viste le rigide temperature del periodo ma la mia innata curiosità mi porta a soffermarmi e ad osservare da vicino i grafismi astratti che i vari strati di ghiaccio hanno composto sulla superficie del laghetto, certo di trovare tra di essi qualche interessante composizione. Scrutando con più attenzione dopo poco noto infatti un’armoniosa alternanza di onde e bolle d’aria che non posso fare a meno di immortalare con il mio obiettivo macro, quasi sempre presente nel mio zaino. Niente di più di un infinitesimale frammento di paesaggio, capace però di attrarre il mio occhio e di emozionarmi al pari di un ben più evidente e grandioso panorama, a dimostrazione di come in natura la bellezza e l’armonia siano celate in ogni cosa, anche nella più piccola e poco appariscente; sta solo a noi avere occhi per vederle.