Mentre in alto, sulle grandi vette, l’inverno ancora imperversa prepotente, a valle le giornate lentamente iniziano a farsi più miti e soleggiate; ecco così nel bosco apparire i primi timidi segni di una primavera sempre più vicina. I rami spogli degli alberi iniziano a rigonfiare le gemme che presto porteranno alla luce le nuove tenere foglie, l’appariscente elleboro (Helleborus foetidus) adorna con il suo verde acceso il sottobosco, l’erba trinità (Hepatica nobilis) punteggia timidamente di lilla la lettiera color ruggine. Ma sono soprattutto le graziose fioriture di bucaneve (Galanthus nivalis) ad attirare l’attenzione, con il loro portamento elegante nonostante le forme minimali. Tutto il resto ancora giace nel sonno invernale, ma si tratta di una quiescenza che in appena poche settimane verrà infranta da un tripudio di rinnovati colori e forme.